Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue è un
film del
1969 diretto da
Luciano Salce e interpretato da
Alberto Sordi. È il
sequel de
Il medico della mutua, film del
1968 diretto da
Luigi Zampa.
Il dottor Guido Tersilli, primario di una prestigiosa clinica, tiene in particolare considerazione spese, bilanci e convenzioni, cosicché le cure migliori diventano appannaggio esclusivo dei malati ricchi o comunque disposti a pagare profumatamente, con totale disinteresse per chi, invece, è costretto a ricorrere alla convenzione mutualistica. L'avidità di Tersilli, già messa in mostra nel precedente Il medico della mutua ed ancora sostenuta dalla regìa della madre, non conosce limiti e nulla riesce a scalfirla, neppure la disapprovazione di medici e collaboratori che alla fine, per la salute dei pazienti ed anche per loro tornaconto, decidono di abbandonare la clinica lasciando solo il primario.
Messo ormai alle corde dalle mille difficoltà, Tersilli medita per un momento di lasciare l'incarico per tornare a curare i mutuati quando l'inevitabile intervento della madre apre di fronte al dottore un'allettante prospettiva: trasformare Villa Celeste in un attrezzatissimo e lussuosissimo centro estetico per il benessere psicofisico dando voce allo slogan «La vecchiaia e la bruttezza sono malattie dalle quali si può e si deve guarire».
La colonna sonora è di
Piero Piccioni; il brano che accompagna i movimenti dell'equipe medica lungo i corridoi della clinica è la
Marcia di Esculapio.